
Le condotte in gres ceramico sono realizzate con un impasto di argilla, acqua e materiale ceramico già cotto finemente macinato. Per ottenere le elevate prestazioni meccaniche desiderate, per la produzione di
manufatti in gres si utilizzano diverse tipologie di argille.
Queste, in parte prelevate da cave italiane e in parte provenienti da cave estere, vengono miscelate in
proporzioni predeterminate e vengono inviate al reparto di impasto ove subiscono un processo di duplice
molazzatura e successiva doppia laminazione. L’argilla viene quindi addizionata di “chamotte”, materiale
ceramico già cotto finemente macinato, componente fondamentale per le successive fasi di lavorazione.
L’impasto così ottenuto viene introdotto in mescolatori ad elica che ne determineranno la corretta
omogeneità. In questa fase l’umidità della materia prima viene portata ad un tenore pari al 17%, valore che
determina la giusta plasticità per la successiva operazione di estrusione. L’impasto giunge successivamente ai reparti di estrusione dove i tubi ed i vari manufatti di gres vengono formati. Una volta estrusi, i prodotti vengono marchiati in modo indelebile, con tutte le indicazioni previste dalla normativa. I tubi vengono così caricati in “piattine”, appositi carrelli, ed introdotti in essiccatoi a tunnel, per un periodo variabile a seconda del diametro da 50 a 150 ore. Questa operazione abbassa il tenore di umidità dal 17% a circa l’1%. Una volta essiccati, i tubi vengono verniciati internamente ed esternamente; essi vengono calati in grosse vasche contenenti un engobbio costituito da argille fini, coloranti e componenti chimici che favoriscono la vetrificazione. Lo smalto applicato conferirà al prodotto finale il classico aspetto del gres ceramico, e ne migliorerà ulteriormente le caratteristiche idrauliche.
Le tubazioni, sempre caricate su carrelli, vengono introdotte in speciali forni a tunnel per circa 45 ore. La
massima temperatura raggiunta,1100 ÷ 1150°, comporta la greificazione del materiale, con la parziale
fusione delle argille, che chiude le porosità ed aumenta la coesione del materiale, rendendo il manufatto
totalmente impermeabile. Questo processo conferisce al materiale le elevate caratteristiche di durezza,
resistenza meccanica ed inerzia chimica propria del gres ceramico. Una volta cotti i tubi subiscono un processo di controllo dimensionale che ne certifica la corrispondenza alla norma UNI EN 295. Successivamente, mediante campionatura, sono scelte le tubazioni che verranno sottoposte a prove di tenuta idraulica e di resistenza meccanica. I pezzi che superano tutti i controlli di qualità vengono quindi dotati di guarnizioni in poliuretano (dal diametro 150 al diametro 800 mm) o ad anello elastomerico (dal diametro 100 al diametro 200 mm). Dopodiché i tubi vengono pallettizzati ed immagazzinati, pronti per essere commercializzati.
Le condotte in gres ceramico

Nella realizzazione del complesso delle strutture destinate alla raccolta ed al convogliamento delle acque
reflue urbane, le condotte rappresentano una voce importante sia dal punto di vista tecnico che economico. Ne consegue, quindi, che il materiale da impiegare debba soddisfare criteri di qualità, durabilità ed economicità nel tempo allineati con le previsioni progettuali e le attese gestionali.
Le condotte in gres ceramico rappresentano una delle soluzioni tecnologicamente più complete e durevoli
per la realizzazione dei collettori fognari. Le caratteristiche intrinseche del materiale conferiscono alla
condotta una elevata resistenza alla aggressione chimica e alla abrasione; a questo si aggiunge una
prestazione meccanica di assoluto valore che permette di assicurare la stabilità del manufatto nel tempo
garantendo così la durata negli anni dell’opera realizzata. Una descrizione qualitativa delle caratteristiche del tubo in gres porta ad evidenziare:
• L’elevata inerzia chimica;
• L’ottima resistenza all’abrasione;
• La bassa scabrezza;
• La durata nel tempo pressoché illimitata;
• I bassi costi di gestione e manutenzione;
• L’aspetto assolutamente ecologico e privo di sofisticazioni.
Classificazione delle condotte
Le condotte vengono prodotte secondo le classi di resistenza previste dalle norme. La classe di resistenza è identificata dal carico di rottura che i tubi appartenenti a quella classe devono raggiungere. Essa è espressa in kN/m e rappresenta la forza applicata lungo una generatrice della condotta, necessaria per romperla; se espressa in kN/m2, rappresenta la pressione applicata ad un piano tangente alla superficie esterna della condotta, necessaria per portarla a rottura.
Tra la classe espressa in kN/m e quella espressa in kN/m2 vale la relazione:
kN/m = kN/m2 · ø
dove:
ø = diametro della condotta.
Normativa di riferimento:
Le condotte in gres ceramico sono conformi alla normativa europea di prodotto Uni EN 295 e alla direttiva
comunitaria 89/106 per la marcatura CE sui materiali da costruzione.
Classi di resistenza previste dalla norma UNI EN 295
Classi previste dalla Norma [kN/m2] | L (60 kN/m) – 95 – 120 – 160 – 200 – 240 |
Classi di normale reperibilità [kN/m2] | L (60 kN/m); 95 – 120 – 160 – 200 – 240 |
Comportamento idraulico delle condotte
Il parametro caratteristico che definisce il comportamento idraulico è la scabrezza. Essa può essere definita in diverse maniere. Per i tubi in gres, oltre alla scabrezza assoluta, si usa riportare quella definita da Bazin.
Scabrezza equivalente di sistema (reale) | ε = 0,3÷3 mm (**) g = 0,14÷0,16 (Bazin) |
**secondo: – Ass. Americana test sui Materiali ASTM Water Pollution Control Fed. WPCF Mongiardini Manuale ASCE; Manuale WEF |
Resistenza alla abrasione
Durezza del gres ceramico | Valore 7 della scala di Mohs |
Resistenza all’abrasione (misurata con la prova di Darmstadt) | Abrasione a 100.000 cicli: 0,2 ÷ 0,5 mm (la prova è prescritta dalla UNI EN 295-3, p.to 12) |
Resistenza all’abrasione (Canal Jet) | Il materiale non risente della pulizia con getti ad alta pressione |
Resistenza alla corrosione
Le condotte in gres ceramico hanno una elevatissima inerzia chimica che le rende inattaccabili dalla
maggioranza dei reagenti chimici, molti dei quali non sono normalmente presenti in fognatura.
Classi di reagenti
Acidi Deboli | Assoluta |
Acidi Forti | Ottima |
Alcali Deboli | Ottima |
Alcali Forti | Ottima |
Solventi Organici | Ottima |
Unica eccezione: acido fluoridrico a forte concentrazione.
Reagenti Specifici
Idrogeno solforato | Assoluta |
Acido solforico (forte concentrazione) | Ottima |
Acido fluoridrico (forte concentrazione) | Medio – Bassa |
Soluzione alcalina (forte concentrazione) | Assoluta |
Oli minerali | Assoluta |
Solventi (trieline, benzene, etc.) | Assoluta |
Sofisticabilità del materiale in fase di costruzione del tubo
Nulla. A differenza di altri materiali non vi è la possibilità e neppure la convenienza di sostituire l’argilla con
materiali succedanei.
Sostenibilità ambientale
Visto l’impiego di materie prime assolutamente naturali, acqua e argille, le condotte in gres hanno un
bassissimo impatto ambientale. Anche in fase di smaltimento il gres, essendo un materiale stabile e
assolutamente atossico, opportunamente frantumato, può essere impiegato come inerte.
Durata della condotta
Tubo > 100 anni (storicamente testato).
Decadimento prestazionale nel tempo
Nullo: la qualità del materiale resta costante negli anni. Infatti durante l’intero ciclo di vita del prodotto le
principali caratteristiche delle tubazioni, quali la resistenza meccanica, chimica, all’abrasione, che
determinano in modo fondamentale la durabilità dell’opera, rimangono invariate.
Giunzioni
Tipologia di giunzioni sul Gres


