
I pozzetti possono essere installati in parallelo, cioè lateralmente, oppure in asse relativamente alla direzione delle condutture. Il posizionamento in parallelo si può realizzare unicamente se sono presenti dei grandi collettori oppure quando l’intervento nel pozzetto può interferire negativamente su un importante servizio, ad esempio su una strada extraurbana a grande percorrenza. La posa in asse è la più comune, semplice da effettuare ed economica. Il numero di pozzetti installabili lungo la linea è in funzione della lunghezza della tubazione, da quanti cambi di direzione e dislivelli esistono, dal genere di interventi, dalle ramificazioni e dalla rilevanza e complessità della rete. Una volta questi elementi erano costruiti sul posto di utilizzo mentre al giorno d’oggi sono prefabbricati, con costi di posa in opera e manutenzione che, negli anni, sono diventati sempre più bassi.
Installare pozzetti in cemento: Procedura di installazione dei pozzetti in cemento

Per installare pozzetti in cemento sono richieste, in pratica, quattro fasi. La prima consiste nell’esecuzione dello scavo in cui sarà inserito il prefabbricato. La seconda fase prevede di preparare il piano di posa del pozzetto che può essere semplicemente il terreno sul fondo, adeguatamente livellato e compattato. L’alternativa è rappresentata da una gettata di calcestruzzo, soprattutto in caso di terreno friabile e di pozzetti di grandi dimensioni e pesanti. La terza fase prevede di inserire il pozzetto e riempire lo spazio tra la cassetta e la buca scavata con lo stesso terreno prima rimosso oppure, se è richiesta maggiore stabilità, con un’altra gettata di calcestruzzo. L’ultima fase consiste nella chiusura del pozzetto (con griglia a giorno, tombino classico ecc.) da effettuare in base alla sua destinazione (zona pedonale, carrabile con vari mezzi, pesanti o leggeri) e quindi agli stress meccanici che dovrà subire.